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- Città
- Tel Aviv
- Nazione
- Israel
- Store
- Boffi studio Tel Aviv
- Credits
- Photographers | Photography: Amit Geron Styling for photography: Eti Buskila
- Architecture | Design: Irene Goldberg,Pitsou Kedem In charge architect : Raz Melamed Lighting design :Orly Avron Alkabes
D3 House
Delimitata da un basso muro di cinta in cemento e ferro, con i suoi due volumi sovrapposti e disassati, si staglia severa nel cielo di Tel Aviv.
Una casa che si fa guardare. L’impenetrabilità della parte superiore in cemento grezzo, slanciata nell’asimmetria diagonale, si stempera con la trama geometrica, a tratti forata, della parte inferiore in alluminio bianco. Non è solo un decoro per l’involucro, ma il tema portante di tutto l’edificio.
All’interno, diventa parete di marmo, e segna la separazione fra gli ambienti e poi ancora l’affaccio sulla corte, fino a diventare il motivo di una libreria di ottone e onice nella sala da pranzo. Come una sorta di logo grafico. Circoscrive, ma al tempo stesso, aiuta la luce naturale a entrare con una calcolata cadenza dinamica di ombre. Di sera, le luci artificiali, trasformano la “scatola” urbana in una lanterna.
Queste le intenzioni dello studio Pitsou Kedem Architects, che ha lavorato nel dialogo della trasparenza, della leggerezza e della costante accessibilità verticale e orizzontale, anche con il vetro, aprendo con enormi finestrature le facciate delle parti più intime della casa rivolte nel cortile, sul retro affacciato sulla piscina e sulle aiuole multicolore. Senza divisione fra fuori e dentro, il paesaggio creato ad hoc è una naturale inclusione sempre visibile. L’estetica dominante senza sbavature, che privilegia un’attitudine “monastica” non cede al decorativo neanche negli arredi.
Contenuta nelle pareti con i tagli a triangolo, da cui appare, la cucina K14 (Norbert Wangen design) rispecchia lo stile trovando una declinazione a misura elegante, funzionale e lineare nella commistione fra laccature lucide, acciaio e marmo. Con continuità espressiva, i bagni, realizzati con l’esperienza del team Boffi Studio Tel Aviv, sostengono la relazione fra preziosità spartana, cura del dettaglio, esecuzione impeccabile e grandi dimensioni racchiusa fra il pieno del marmo e il vuoto dei cristalli in un guscio puro e luminoso.
Proprio come tutto l’arioso volume della casa.
Una casa che si fa guardare. L’impenetrabilità della parte superiore in cemento grezzo, slanciata nell’asimmetria diagonale, si stempera con la trama geometrica, a tratti forata, della parte inferiore in alluminio bianco. Non è solo un decoro per l’involucro, ma il tema portante di tutto l’edificio.
All’interno, diventa parete di marmo, e segna la separazione fra gli ambienti e poi ancora l’affaccio sulla corte, fino a diventare il motivo di una libreria di ottone e onice nella sala da pranzo. Come una sorta di logo grafico. Circoscrive, ma al tempo stesso, aiuta la luce naturale a entrare con una calcolata cadenza dinamica di ombre. Di sera, le luci artificiali, trasformano la “scatola” urbana in una lanterna.
Queste le intenzioni dello studio Pitsou Kedem Architects, che ha lavorato nel dialogo della trasparenza, della leggerezza e della costante accessibilità verticale e orizzontale, anche con il vetro, aprendo con enormi finestrature le facciate delle parti più intime della casa rivolte nel cortile, sul retro affacciato sulla piscina e sulle aiuole multicolore. Senza divisione fra fuori e dentro, il paesaggio creato ad hoc è una naturale inclusione sempre visibile. L’estetica dominante senza sbavature, che privilegia un’attitudine “monastica” non cede al decorativo neanche negli arredi.
Contenuta nelle pareti con i tagli a triangolo, da cui appare, la cucina K14 (Norbert Wangen design) rispecchia lo stile trovando una declinazione a misura elegante, funzionale e lineare nella commistione fra laccature lucide, acciaio e marmo. Con continuità espressiva, i bagni, realizzati con l’esperienza del team Boffi Studio Tel Aviv, sostengono la relazione fra preziosità spartana, cura del dettaglio, esecuzione impeccabile e grandi dimensioni racchiusa fra il pieno del marmo e il vuoto dei cristalli in un guscio puro e luminoso.
Proprio come tutto l’arioso volume della casa.